giovedì 4 luglio 2013

TASSA SULLE SIGARETTE ELETTRONICHE - LETTERA APERTA PER TUTTI I POLITICI


DECRETO-LEGGE 28 giugno 2013, n. 76  Art. 11 commi 22 e 23
TASSA SULLE SIGARETTE ELETTRONICHE
LETTERA  APERTA E PROPOSTE DI MODIFICA


Onorevoli,
con la presente vorrei portare all'attenzione, Vostra e dell'opinione pubblica, alcuni aspetti, relativi alla prevista tassazione e distribuzione delle sigarette elettroniche, che probabilmente non sono stati valutati appieno dal Governo.

Il più importante in assoluto è l'effetto sulla salute dei cittadini:
Secondo l'ultimo rapporto redatto dall'Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell'Istituto Superiore di Sanità, in Italia ci sono circa 10 milioni di fumatori abituali. Molti di questi anche grazie alle sigarette elettroniche sono riusciti a diminuire notevolmente, e in molti casi a smettere del tutto. Come spiegano Professori del calibro di Veronesi, Tirelli ed altri, ogni piccola diminuzione di consumo di sigarette tradizionali salverà molte vite umane in futuro. Non ci vuole molto per capire che se la tassa dovesse passare così come è stata inserita nel  Decreto Legge in titolo,  molti degli attuali fruitori di questo valido strumento “probabilmente” tornerebbero alle sigarette classiche, e ovviamente tutti coloro che sarebbero passati a breve alle sigarette elettroniche forse desisteranno definitivamente.

Il secondo punto riguarda l’aspetto economico del problema:
Il governo si aspetta per il 2014 un introito da questa tassa di circa 117 milioni di Euro. Questo non avverrà di certo perché il mercato delle sigarette elettroniche, che è già in una fase difficile, con questa tassa subirà una battuta d'arresto importante, in pratica il settore potrebbe essere a rischio con la chiusura di molti punti vendita, ne consegue che le entrate previste non ci saranno.
Sarebbe stato molto più efficace perseguire la strada che molti altri Stati hanno intrapreso da anni... "la reale disincentivazione al  fumo di sigarette normali" …mi spiego meglio:
Sempre secondo i dati dell'istituto Superiore della Sanità, l'aumento del 10% sul costo delle sigarette porterebbe come probabile conseguenza una diminuzione di circa il 4% delle vendite nell’arco di un anno.
Quindi, secondo questi calcoli (vedasi tabella esplicativa) se si aumentasse il pacchetto di sigarette del 10 % ogni anno per cinque anni si otterrebbe un duplice risultato positivo immediato:

  • Il primo è quello della riduzione del numero dei fumatori. In cinque anni diminuirebbe del 20% circa, cioè di 200 mila persone;
  • Il secondo porterebbe un incremento per l'erario di oltre 400 Milioni di euro all'anno, ben oltre i 117 Milioni previsti per la tassa sulle sigarette elettroniche. Ovviamente questo aumento porterebbe anche più introiti per i tabaccai che andrebbero in questo modo a recuperare le perdite subite dal numero di persone che abbandonano le sigarette.

Proiezione basata sui dati del rapporto annuale sul fumo dell'Istituto Superiore di sanità che stima un consumo medio di 13 sigarette al giorno per ogni fumatore.
Proiezione anni
Numero di fumatori
Vendita pacchetti al giorno
Vendita pacchetti all'anno (MILIONI)
Costo medio al pacchetto
Incasso annuale per l'erario (MILIONI di €)
Incremento annuo per l'erario (MILIONI di €)
Oggi
10000000
6500000
2373
4,30
7651,31

Tra 1 anno
9600000
6240000
2278
4,73
8079,79
428,47
Tra 2 anni
9216000
5990400
2186
5,20
8532,25
452,47
Tra 3 anni
8847360
5750784
2099
5,72
9010,06
477,81
Tra 4 anni
8493466
5520753
2015
6,30
9514,62
504,56
Tra 5 anni
8153727
5299923
1934
6,93
10047,44
532,82

Il risultato di una “vera” cultura del “non fumo” come quella appena elencata, darebbe i maggiori benefici sul lungo termine salvando molti fumatori da malattie oncologiche e ovviamente risparmiando anche sulla spesa pubblica destinata alla cura di queste malattie.

Da privato cittadino mi chiedo perché questa miopia del Governo?
Il citato rapporto sul fumo dell'Istituto Superiore della Sanità riporta che l'aumento del pacchetto di sigarette tradizionali in Italia dal 2011 al 2012 è stato soltanto del 2%, mentre in altri paesi europei (dove appunto la guerra al fumo tradizionale è più efficace) la maggior parte degli aumenti sono stati a due cifre.
Sembra incredibile che lo Stato attraverso le sigarette normali venda "MORTE CERTA" e si ha l'impressione che "addirittura" voglia difendere la categoria dei tabaccai anche contro i propri interessi sia morali che economici, e questo “di fatto” spazzando via migliaia di posti di lavoro che il mercato delle sigarette elettroniche ha creato in poco tempo.

CONCLUSIONI E PROPOSTE
Per i suesposti motivi chiedo di cancellare, in fase di conversione, dal Decreto Legge in titolo i commi 22 e 23 dell'Articolo 11.
Allo tempo stesso, al fine di sostituire il mancato “previsto/sperato” introito, chiedo di inserire un provvedimento che, con effetto immediato, aumenti del 10% il costo delle sigarette tradizionali.
Ovviamente sarebbe auspicabile prevedere anche l'impegno a reiterare lo stesso aumento percentuale per almeno cinque anni.
Fiducioso che l'Etica e la voglia di salvare migliaia di vite umane prevarrà, confido in un Vostro intervento per rimuovere dal D.L. questa assurda tassa.
Ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti.


Lettera Firmata
 





IN DATA 10 LUGLIO 2013 AGGIUNGO:

Questo che pubblico di seguito è il commento che ho inviato in risposta a questo articolo del Corriere.it : http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_luglio_9/protesta-montecitorio-sigarette-elettroniche-2222067199908.shtml
Sono molto indignato, anche con la "stampa", che ad esempio ci da il contentino con questo articolo... e poi nell'edizione cartacea del Corriere della Sera di oggi 10-07-2013 neanche l'ombra di questa protesta (nemmeno nella cronaca di Roma) - Vergogna.
Perché contribuite alla disinformazione e alla censura?Ieri ero tra i manifestanti e ho cercato in tutti i modi di portare all'attenzione dei media una lettera aperta che ho già inviato a giornali, televisioni, politici. In questa lettera dimostro come potremmo salvare decine di migliaia di persone dal contrarre il tumore e al tempo stesso avere degli introiti superiori a quelli che la tassa sulle e-cig porterebbe nelle casse dello stato. Ebbene ben pochi hanno avuto il coraggio di renderla pubblica, men che meno la TV di Stato, ma ovviamente neanche le RETI MEDIASET.
 La lettera è stata inviata da privato cittadino "FIRMATA" con nome e cognome. Chiunque volesse dargli un'occhiata può trovarla a questo indirizzo http://sigaretta-elettronica-disinformazione.blogspot.it/2013/07/tassa-sigaretta-elettronica-lettera.html
Il commento l’ho inviato alle ore 10 e 30 di oggi 10 luglio 2013 e non è stato MAI pubblicato: 
Se non è CENSURA E REGIME MEDIATICO questo!!!

1 commento:

  1. parole sante e' una vergogna distruggere un settore che ha creato posti di lavoro ,e sicuramente a migliorato la salute di chi svapa la sigaretta elettronica...la cosa piu' ripugnante e che si pensi prima al denaro e poi alla salute del cittadino!!!!

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