Io non fumo - svapo
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Lettera aperta alle istituzioni:
La legge 99/2013, lede completamente i diritti liberali , tanto
decantati in campagna elettorale, di tutti quei disoccupati, o quasi,
diventati piccoli imprenditori, in quanto l'Italia non offriva
alcun'altra opportunità lavorativa. Aprire era semplice, con i risparmi
di famiglia ed un piccolo prestito, avevi la possibilità di recuperare
l'autostima personale e non finire suicida, sotto un ponte.
Con
grande passione, abbiamo sfidato la crisi e siamo cresciuti
controcorrente, fino a quando le lobbies non hanno rilevato notevoli
ammanchi di denaro, ed hanno scatenato tutto il loro potere contro di
noi operatori e-cig.
In un primo momento abbiamo ricevuto attacchi
dagli organi di stampa, che davano rilievo a false notizie, vedi
esplosioni di cartomizzatori, possibile solo se invece del liquido,
metti nel suo interno il tritolo, alla presenza di sostanze cancerogene
dentro i liquidi, presenti solo su 1 dei 21 esaminati, di provenienza
dubbia ed extracomunitaria, ma era più comodo fare di tutta l'erba un
fascio e danneggiare tutti, compresi i produttori italiani che sono i
più stimati al mondo.
L'uscita di questi articoli era ad orologeria, appena si rilevava una ripresa delle vendite, arrivava puntuale l'articoletto.
Tutto ciò ha portato l'opinione pubblica a pensare che la e-cig, sia più dannosa della sigaretta classica.
Fortunatamente, la verità viene sempre a galla, tutte le indagini
svolte, confermano che il nostro prodotto, rispetto alla sigaretta
classica ė molto molto meno dannosa.
Quando la bufera sembrava
superata, per regolamentare il nostro settore, il governo ė intervenuto
con un decreto legge, da convertire in legge entro 60 giorni, senza
nessuna ragione per motivare tale urgenza e soprattutto senza sentire i
tecnici del settore, per meglio comprendere le problematiche.
Tale
procedura risulta altamente scorretta, sia per i motivi sopracitati, sia
perché i 60 giorni per la conversione in legge venivano dimezzati per
le vacanze estive e tali tempi rimasti a disposizione sono stati dal
parlamento utilizzati, per discutere argomenti ben più importanti e di
interesse generale, come aumento IVA e rinvio IMU, contenute nello
stesso decreto.
Il risultato per noi é stato devastante, perché tutti gli emendamenti proposti non sono stati neanche presi in considerazione.
Contestiamo quanto segue:
Senza alcun dato a sostegno di tale provvedimento, contrariamente a
tutte le analisi di laboratorio, che sostengono che il vapore prodotto
dalle sigarette elettroniche non sia dannoso, nel tutelare la salute
pubblica, da cosa non si sa, ha proibito lo svapo in luoghi pubblici,
costringendo gli svapatori a recarsi presso appositi spazi destinati ai
fumatori, obbligandoli di fatto a respirare il fumo passivo che oltre a
danneggiarli in egual modo dei non fumatori, li invoglia a riprendere a
fumare. Tutto ciò é inaccettabile, se fatto da chi a cuore la salute
pubblica. La beffa più grande deriva dal fatto che nei nostri locali,
essendo pubblici, non si potranno più eseguire le prove gratuite, che
sono alla base del nostro successo.
Contestiamo altresì il divieto
di pubblicità, trattandosi di un prodotto nuovo ed all'avanguardia,
dovrebbe essere il governo ad effettuare delle pubblicità progresso, per
incentivare la diffusione, mentre assurdamente ci viene vietato di
esporre i nostri prodotti nelle nostre vetrine.
Continuando ad
analizzare la stessa legge, contestiamo la volontà di voler tassare gli
hardware del 58,5%, in quanto oltre a danneggiare la diffusione, lo
sviluppo di nuovi sistemi, il conseguente calo della domanda, dovuto
all'incremento dei prezzi, che dimezzerebbe la convenienza rispetto alle
sigarette classiche, provocherebbe la chiusura di migliaia di negozi e
quindi un notevole incremento della disoccupazione giovanile.
Volendo trascurare tutto questo, ricordiamo che tale norma ė
impraticabile, in quanto molti componenti sono identici a quelli della
telefonia e gli svapatori li comprerebbero altrove.
Le nostre
batterie possono essere utilizzate come luci a led, come ventole per
anziani e se la norma non cambierà, da gennaio le vendite di questi
articoli lieviteranno vertiginosamente.
Abbiamo altresì brevettato, delle App per Smartphone che ci permetteranno di svapare con i cellulari, tassiamo pure questi?
Come vedete,la norma, non potrà essere applicata e potrebbe creare solo
danni irreparabili, in quanto molti giovani che saranno costretti a
chiudere, stanchi di questa incompetenza scapperanno all'estero.
Per
quanto concerne la tassa sui liquidi, troviamo fondamento solo sulla
possibilità di tassare la nicotina, in quanto é l'unico prodotto che
potrebbe realmente sostituire il consumo del tabacco, mentre troviamo
assurdo tassare i liquidi a nicotina zero, in quanto sono paragonabili
al beneficio di una caramella.
Fino a poco tempo fa, stanchi
dell'oppressione fiscale, si diceva che in Italia si sarebbe arrivati a
tassare l'aria, pensavo fosse una battuta ed invece ci siamo arrivati.
Chiunque dei tecnici del settore avrebbe potuto evitare al governo di
commettere tali errori, ma lo stesso ritenendo inopportuno contattarci
ha emanato una legge orrenda degna di uno stato del terzo mondo.
Criticare ė semplice, passiamo ad analizzare le proposte.
Noi proponiamo che il nostro settore venga disciplinato, con
l'istituzione di un corso obbligatorio per almeno 1 operatore ad unità
commerciale, che possa ricevere le giuste formazioni, in merito alle
normative EMC LVD, Rohs e marchiature C.E. , nonché la formazione in
merito al contenuto dei liquidi ed alla correttezza dell'etichettatura
dei prodotti venduti. Tale corso a pagamento sostenuto presso le Spresal
territoriali, darà al nostro settore professionalità, eviterà il
propagarsi di false informazioni, di importazioni selvaggie e pericolose
alla salute pubblica e garantirà entrate economiche allo stato, nonché
assunzione di nuovi formatori pubblici.
Ricordate prevenire é meglio che curare.
Istituire formazione non solo accresce la cultura degli italiani, ma
tutela la salute pubblica ed evita sequestri e sanzioni, che
contribuiscono ad allontanare i cittadini dalle istituzioni.
Cordialità
Uccheddu Bruno
Il monopolio dei tabacchi ha interesse a contrastare la diffusione delle sigarette elettroniche, che a differenza di quelle classiche non sono dannose per la salute. Nonostante ciò i liquidi sono stati tassati e le sigarette elettroniche non si possono svapare nei luoghi pubblici. Si tratta di decisioni fortemente criticabili, basti pensare che la comunità scientifica appoggia l'impiego delle sigarette elettroniche, che vengono riconosciute come l'unico mezzo per contrastare il fumo di tabacco. Complimenti per il vostro interessantissimo post!
RispondiEliminaIo sono completamente d'accordo con questo articolo. Persino un personaggio illustre come l'oncologo Veronesi ha riconosciuto l'utilità delle sigarette elettroniche nel contrastare il fumo di tabacco. Voi cosa ne pensate? Ricorrereste all'impiego delle sigarette elettroniche per smettere di fumare?
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