venerdì 2 agosto 2013

Possiamo evitare 30.000 morti all'anno, facciamolo.

Mail inviata a tutti i Deputati... secondo voi che ne faranno???

Onorevole,

avevo già scritto alcuni giorni orsono, capisco che riceve tantissime mail e che, probabilmente, i molteplici impegni istituzionali non Le consentono di dare a tutti l'ascolto che meriterebbero.

Tuttavia mi permetto di chiederLe, ancora e con forza, di dedicarmi alcuni minuti del Suo prezioso tempo, non perchè io debba essere privilegiato rispetto ad altri, ma più semplicemente perchè la Sua coscienza di cittadino e di Rappresentante del Popolo italiano glielo dovrebbe chiedere o forse glielo dovrebbe "IMPORRE" per la delicatezza e la gravità dell'argomento proposto.

Le allego un file (PoliticheTabacco.pdf) che, qualora ce ne fosse bisogno, spiega come le lobbies del tabacco riescano a nascondere la verità con mezzi più disparati.

Colpendo il settore delle sigarette elettroniche nel modo "SCONSIDERATO" portato avanti dal Governo all'interno del Decreto Legge 28 giugno 2013, N. 76 all'Articolo 11 commi 22 e 23, oltre che mettere a repentaglio circa 4000 (ma forse più) posti di lavoro, si favoriscono "SPUDORATAMENTE" le lobbies del tabacco e soprattutto non si tutela la salute dei cittadini come invece è previsto espressamente nella nostra Costituzione.

Il settore va sicuramente regolamentato, ma non in questo modo.

Personalmente ho espresso il mio disappunto con una petizione inviata a Camera e Senato, che ad ogni buon conto Le allego nuovamente.

Certo io non sono nessuno per dire ciò che dico, pur portando dati ufficiali dell'Istituto Superiore di Sanità, ma quello che sostengo io oggi, lo sostenevano all'inizio del 2012 Professori sicuramente più informati di me.

Di seguito riporto un'articolo contenente una lettera aperta inviata all'allora Governo Monti, reperibile on-line a questo indirizzo http://www.janusonline.it/news/contro-la-crisi-perch%C3%A9-non-puntare-sul-fumo 


"Sembra l’uovo di Colombo. Eppure, per il momento, nessuno sembra aver seriamente preso in considerazione l’idea di disporre un aumento sul prezzo delle sigarette nella marea di misure economiche che dovrebbero aiutare il Paese a uscire dalla crisi. 
Servono misure strutturali, certo. Ma quel po’ di risorse fresche che l’aumento di 1 euro a pacchetto del prezzo delle sigarette potrebbe portare non farebbero di certo male. 
Si tratterebbe di un gruzzoletto di 2,5 miliardi di euro in un anno. Non proprio un’inezia. 
L’intervento, poi, sortirebbe effetti tutt’altro che transitori. Un aumento del prezzo delle bionde porterebbe infatti con ogni probabilità a una riduzione dei fumatori e, di rimbalzo, delle conseguenze nefaste del fumo sulla salute. E questo significa una riduzione strutturale dei costi sanitari. 
Sono queste le considerazioni che il direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, Silvio Garattini, e la presidente della sezione milanese della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Franca Fossati-Bellani, hanno sottoposto al presidente del Consiglio Mario Monti in una lettera aperta.

Ecco il testo
Lettera aperta al Presidente del Consiglio, Mario Monti, 
di Franca Fossati Bellani e Silvio Garattini 
Lotta al Fumo e Risorse  "in fumo"

Perché rinunciare all’aumento della tassazione delle sigarette che, secondo una ricerca Doxa, la maggioranza degli italiani avrebbe accolto favorevolmente?
Perché mandare "in fumo" consistenti risorse per la manovra in corso?
Lo domandiamo al Presidente del Consiglio e ai suoi Ministri.
Chi, come noi, da tempo promuove la lotta al tabagismo, si dispiace vivamente che il previsto aumento del prezzo delle sigarette non sia stato confermato. 
Vogliamo sottolineare che così si è rinunciato a:
un’azione significativa anche se non risolutiva nella lotta al fumo di sigaretta;alla possibile riduzione del numero dei fumatori, che in Italia sono 11 milioni,  e conseguente beneficio sulla salute dei cittadini  con minore spesa nella gestione delle patologie correlate al tabagismo;un incremento notevole delle entrate fiscali:  2 miliardi e mezzo di euro con l’aumento di un euro per pacchetto.
Ci preme, per le Istituzioni che rappresentiamo, ribadire che i danni provocati dal fumo di sigaretta rappresentano una voce di spesa rilevante per il nostro Servizio Sanitario  e che ogni azione contro il fumo, compreso il costo delle sigarette, rimane obiettivo primario delle nostre Istituzioni. 
Franca Fossati-Bellani, presidente Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - sezione Provinciale di Milano
Silvio Garattini, direttore Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”

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